Se un artista di oggi ponesse la figurazione in rapporto con la concettualità, farebbe un'operazione banale, ossia farebbe "cosa già vista". Negli anni '70, però, accostare l'arte figurativa all'arte concettuale significava innovare. Feliciano Cavaldesi (1914-1996) realizzò tale accostamento proprio in quegli anni. Mescolando il corporeo e l'incorporeo, mise il nudo femminile a contatto col mondo immateriale dei numeri e delle formule geometriche. Disegno accademico e disegno tecnico confluirono allora in una sintesi difficile ma affascinante. La sperimentazione di Cavaldesi portò a risultati suggestivi. Ne è chiaro esempio l'opera qui proposta, realizzata a tecnica mista su carta applicata a una tavola di 100x80 cm chiusa in teca di plexiglas.
PREZZO: 30 euro
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