Ride, divertita dei pasticci che combina distribuendo favori a caso. È cieca ma non è all'oscuro di quanto accade: la Fortuna sa che gli uomini hanno brama di lei. Capricciosamente si nega e per capriccio si concede. Ilare e sfacciata: così la raffigura
Vincenzo Aurisicchio (1855-1926), lo scultore napoletano che immortalava nel bronzo i volti della gente comune. Le "teste" da lui modellate non sono mai quelle, austere e seriose, dei nobili e dei borghesi. Sono invece quelle, esuberanti e gioiose, delle donne napoletane e dei loro figli. Nella galleria di Aurisicchio non figurano personaggi compassati o altezzosi ma impertinenti facce di scugnizzi e di popolane. Anche la Fortuna è una donna del popolo. La scultura, infatti, tutto sembra fuorché la dea della tradizione classica. Il tema della Fortuna fu prediletto dall'artista, che ne fece diverse rappresentazioni. Questa versione è una delle più elaborate. L'opera è di bronzo ed è fissata a un piedistallo di marmo chiaro poggiante su una base di marmo scuro. Il metallo è di due colori perché l'area dei capelli fu sottoposta a brunitura. La firma dell'artista è incisa al verso. La scultura ha 30 cm. di altezza, 20 cm. di larghezza e 18 cm. di profondità. Il piedistallo è alto 15 cm. e la sua base è di 12x12 cm. Difetti: i marmi del piedistallo presentano alcune erosioni agli spigoli.
PREZZO: 300 euro
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Se la scultura viene spedita, al prezzo d'acquisto bisogna aggiungere 10 euro di spese postali (servizio di Pacco Ordinario + imballaggio), che salgono a 15 euro se è richiesto il servizio di pagamento in contrassegno. Il prezzo di vendita rimane invariato se la scultura è ritirata dall'acquirente a Varese, presso il venditore.