Se c'è un'arma che incute paura solo a vederla questa è il mazzafrusto. Il suo aspetto tipico è quello di un'asta con una o più catene fissate a un'estremità; da ogni catena pende una sfera metallica irta di spuntoni. C'è chi dice che derivi dalla frusta da trebbia e chi, invece, sostiene che sia l'evoluzione medievale del flagrum (flagello) d'epoca romana. Il mazzafrusto era usato nelle battaglie in campo aperto, quando si fronteggiava un nemico munito di scudo. Si sollevava verticalmente l'arma, in modo da distendere le catene poi la si abbassava di colpo, come per dare una frustata: l'asta batteva contro lo scudo e le sfere lo scavalcavano, piombando sull'avversario. L'esemplare qui posto in vendita è la copia novecentesca, ottimamente eseguita, di un mazzafrusto da battaglia del secolo XVI. La sua asta si compone di due elementi ossia di un manico e di un bastone innestato nel manico. I due elementi sono connessi ma non saldati. L'assenza di saldatura rende praticamente impossibile usare l'oggetto come arma propria. Essendo inidoneo a recare offesa alla persona, esso è venduto come arma di scena o come oggetto da collezione. L'asta è lunga 64 cm. e ha un diametro massimo di 5 cm. Le tre catene sono di lunghezza variabile fra 15 e 30 cm. Le sfere hanno un diametro di 10 cm. (spuntoni compresi).
PREZZO: 90 €
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Se il mazzafrusto viene spedito, al prezzo d'acquisto bisogna aggiungere 10 euro di spese postali, che salgono a 15 euro se è richiesto il servizio di pagamento in contrassegno. Il prezzo di vendita rimane invariato se il mazzafrusto è ritirato dall'acquirente a Varese, presso il venditore.